E. Leonardi, Per Giacomo Contri, l’amico geniale – culturacattolica.it

21 gennaio 2022: è la data di morte di Giacomo Contri, psicoanalista e collaboratore del sito www.culturacattolica.it. Mi spingono a scrivere di lui le parole di don Gianni Zappa, durante l’Omelia del funerale svoltosi nella Chiesa di San Marco a Milano: “Per i defunti si prega raccontando di loro”, del nostro rapporto con loro. E io ho più di un motivo di riconoscenza per ripercorrere brevemente “la mia vita con Giacomo”.

L’AMICO GENIALE

Interpellata su quali fossero le persone più geniali che aveva conosciuto nella sua vita – e ne aveva conosciute tante! – Mirella Bocchini così rispose: “Al primo posto colloco sicuramente don Luigi Giussani, ma subito dopo di lui Giacomo Contri”.

Nel 1960, molti anni prima del Libretto rosso di Mao Zedong, un altro libretto rosso, “Tracce d’esperienza cristiana”, pubblicato da GS, aveva come esergo: “Ai grandi che ci sanno parlare, ai piccoli che ci sanno ascoltare”. Era una prima sintesi del metodo di don Giussani: e di grandi ce n’erano, o cominciavano a nascere. Undici anni dopo, nei giorni 23-29 agosto 1971, a Montegrimano, provincia di Pesaro, 200 persone provenienti dai gruppi di CL all’interno delle Medie Superiori, delle Università, delle aziende e delle fabbriche, si radunavano per un momento comune di produzione culturale. La seconda relazione, dal titolo “Pretesa globale della scienza”, e suddivisa in due parti: 1. “Non temete” (a proposito del dubbio di fede come categoria implicita); 2. Siamo “eredi”, “coeredi” (a proposito del godimento) era segnalata a cura di G. Contri /G. Dalmasso. Fu così che feci la conoscenza di Giacomo Contri, sottolineando “religiosamente” la relazione pubblicata a suo nome. Per la verità, oltre agli ammiratori e ai rispettosi “agnostici”, molti scuotevano il capo dicendo: “Tanto non si capisce niente”. Così il nome di Giacomo finiva bonariamente nei “Frizzi e lazzi” di una aprioristica cancellazione. Mentre Mirella Bocchini, che a Montegrimano c’era, sviluppava in una serie di articoli su “Undicesima ora”, rivista aperiodica della seconda GS, quanto da lui ricevuto.

QUANDO L’UOMO PENSA, DIO SORRIDE (PROVERBIO EBRAICO)

Forzando alquanto il significato di questo proverbio, che indica con humour ebraico la distanza incolmabile tra il pensiero di Dio e i tentativi umani, lo colloco qui pensando che a Giacomo sarebbe piaciuto, come esempio del suo lavoro di una vita; non a caso egli ha sintetizzato così la propria eredità:

“Cari amici, tengo a essere ricordato per la concezione giuridica dell’amore e per la scienza del pensiero (inconscio)”

Ed ha creato, con una pattuglia di ardimentosi discepoli, la “Società amici del pensiero”, sulla scia del proprio testo fondamentale “Il pensiero di natura” (1994).

SCRITTI “IN PARTIBUS CHRISTIANORUM”

“In questo 4 novembre 2001, a sessant’anni, e dopo aver provato di tutto, do notizia di questa iniziativa che ho preso: una Fraternità, denominata “Il pensiero di Cristo”… Questa Fraternità data dal 1997. Ne informai epistolarmente Mons. Luigi Giussani, che me ne dette ricevuta con questo biglietto: “Carissimo Giacomo, prendo notizia solo ora della tua comunicazione circa la ragione sociale della tua nuova Fraternità. Quando il mio corpo me lo permetterà, ti ringrazierò. Come pure spero di poter fare per tutto ciò che sento di te: grazie!”. Così Giacomo Contri raccontava della propria iniziativa, confermando il proprio legame inscindibile con l’esperienza cristiana. Di questo aveva già dato atto con il fedelissimo lavoro su “Il Sabato” (“SanVoltaire”), su “Tracce” (“Enciclopedia”), e su “Tempi” (“Simplicissimus”). Con pazienza instancabile aveva disposto gli astri di una costellazione che si andava configurando, a disposizione di tutti, per il bene di ciascuno.

CATECHISMO DELL’UNIVERSO QUOTIDIANO

Di questo legame e lavoro ho avuto l’onore di fare parte, attraverso il “Catechismo dell’universo quotidiano”, che Giacomo iniziò nel 2009, dopo un incontro nel suo studio in un luminoso pomeriggio, scrivendo oltre 65 articoli per il sito www.culturacattolica.it, dal 2009 al 2014. Ecco la sua Presentazione:

“Invitato a scrivere su questo Sito, inizio dicendo perché trovo ciò desiderabile: parlo di tutta una sezione longitudinale della mia vita.

Freudiano in-penitente fino alle virgole, “feroce psicoanalista” di lungo corso (è una mia battuta preferita), dopo più prove mi sono risolto gaiamente a confermarmi cattolico ugualmente in-penitente, diversamente da molti coetanei e dopo tanti inviti a pentirmene (oggi si dice “sbattezzarsi”).

Queste due impenitenze mi intessono, a parte qualche cicatrice da ferite sul campo: ma essere veterano (peraltro fin dall’infanzia) giova ai non caduti sul campo…

Nel passare degli anni mi viene qui oggi nuovamente offerta l’occasione di dare un apporto di lavoro al Cattolicesimo, un mio desiderio appunto: l’ho già fatto regolarmente per vent’anni, prima su Il Sabato (“SanVoltaire”) poi su Tracce (“Enciclopedia”)”.

Giacomo B. Contri Medico, Psicoanalista, Presidente dello “Studium Cartello”

PICCOLO FRUTTO DI UN LAVORO

Riporto qui uno scambio epistolare con Contri, datato 30 maggio 2010:

“Caro Giacomo, oggi a Messa (rito romano) c’erano queste letture:

Proverbi 8, 22-31: “…quando disponeva le fondamenta della terra, allora io ero con lui come architetto ed ero la sua delizia ogni giorno, mi rallegravo davanti a lui in ogni istante; mi ricreavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo”.

Giovanni 16.15: “Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà.” Ti ho pensato, rispetto ai tuoi ultimi post (Ascensione ecc.).

Un caro saluto Enrico” Ecco la risposta di Contri: “Caro Enrico, grazie, ci siamo.”

Grazie a te Giacomo. A Dio.

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