Per mezzo e lavoro (Contributo)

“Venire soddisfatto per mezzo di un’altra”: una delle frasi al centro del lavoro della nostra società SAP e che dà il titolo al ciclo di Simposi di quest’anno. Perché proprio questa proposizione per mezzo? Perché non usare altre proposizioni nella stessa frase? Ad esempio, potremmo dire:

– soddisfatto da un’altra;

– soddisfatto con un’altra;

– soddisfatto attraverso un’altra.

A mio parere, l’uso della preposizione per mezzo si differenzia da altre possibili perché mette l’accento sul lavoro. La frase è un’abbreviazione di “venire soddisfatto per mezzo del lavoro di un’altra”. E perché mai un’altra dovrebbe lavorare per me? Perché io a mia volta lavoro per lei, lavoro al fine di invogliarla a produrre quel lavoro che mi permetterà di raggiungere la soddisfazione. Il per mezzo di cui parliamo è tale proprio perché contiene il lavoro, è la proposizione che meglio lega i due lavori, mio e dell’altro. Mi sentirei di sostenere che ad ogni per mezzo corrispondono sempre due lavori: il lavoro dell’altro per mezzo di cui il soggetto viene soddisfatto e il lavoro del soggetto che ha fatto venir voglia di lavorare all’altro.  (segue)

Scheda documento
Nome file: 201031SAP_LF2
Titolo: Per mezzo e lavoro
Autore/i: Luca Flabbi
Descrizione: Contributo
Organizzatore: Società amici del pensiero
Sezione archivio: Simposio 2020/2021
Contesto: Simposi/Contributi
Lemmi: Economia, Lavoro, Mezzo,Partnership, Profitto, Soddisfazione
Evento correlato
Evento: 2.a sessione del Simposio 2020/2021
Luogo: videoconferenza
Data: 31/10/2020
Orario: 10,00-12,00
Accesso: Riservato

Società Amici del Pensiero – Studium Cartello 2020
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